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Crescendo in Musica

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La nostra storia

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Nella nuova visione nata dal legame tra l'ex direttore artistico e dell'attuale direttrice, il metodo Gordon/Montessori di cui l'attuale direttrice è fautrice, si esprime al suo meglio in tutte le proposte didattiche dell'associazione, trattando il linguaggio musicale esattamente come il linguaggio parlato e insegnando sin dalla prima infanzia i fondamenti della musica, linguaggio universale e di fondamentale importanza nella crescita emotiva e cognitiva dei bambini.

La nostra associazione nasce nel 2001 con la volontà di consolidare e divulgare un'esperienza nel campo della didattica strumentale mirata all'attività di musica d'insieme e orchestrale.

Con le sue orchestre giovanili, dai 5 ai 13 anni e dai 14 ai 23 e con il coro “Sabina Musica Città di Monterotondo” per più di 20 anni ha svolto attività didattica e concertistica tenendo concerti in tutti il Lazio e in regioni italiane.

Da gennaio 2021 con il subentro della nuova direttrice artistica Paola Conte l'associazione intraprende un nuovo percorso didattico spostando l'attenzione in particolare alla prima infanzia, con appositi percorsi didattico/musicali e attraverso la formazione di insegnanti, educatori, propone corsi, concerti, centri estivi, campus musicali per bambini e ragazzi, coinvolgendo tutte le differenti fasce d'età.

La nuova didattica tra Gordon e Montessori

Il mio percorso di insegnante di musica per bambini 0-6 anni è cominciato trent’anni fa proprio in una scuola Montessori di Milano dove insegnavo ai bambini della scuola dell’infanzia. La musica faceva parte della mia formazione da sempre, rappresentava il mio bagaglio culturale, la passione per l’insegnamento era una mia caratteristica ereditata da una famiglia di insegnanti, i bambini e il loro mondo interiore esercitavano su di me una forte attrazione e una grande voglia di esplorazione delle loro capacità di apprendimento e di sperimentazione dei suoni. Mi resi conto da subito che questi tre elementi, musica, insegnamento e bambini, avevano un filo conduttore che li legava: la trasmissione di un sapere importante. Capii allora che per insegnare qualcosa ad un bambino in età prescolare avrei dovuto prima di tutto comprendere chi fosse e come si potesse interagire con lui; mi misi ad osservare le educatrici e il loro modo di relazionarsi con i bambini e poi decisi di cominciare a leggere i testi di Maria Montessori per cercare dei percorsi che mi facilitassero la comunicazione musicale con i piccoli. Leggendo e osservando, ma soprattutto ascoltando, trovai i bambini, piccoli artisti, colmi di fantasia e creatività, ma nello stesso tempo concreti e fattivi, capaci di sperimentare con il corpo e di sintetizzare con le mani le loro idee. Fu allora che cominciò la mia formazione musicale su tutti i metodi più adatti per insegnare la musica ai bambini fino all’incontro con la Music Learning Theory di Edwin E. Gordon che segnò profondamente tutto il mio “fare musica”. Nel 2008 frequentai la formazione gordoniana sull’apprendimento della musica dei bambini e dal 2009 cominciai a lavorare in molti nidi e scuole dell’infanzia di Roma. Studiando in modo approfondito Gordon e la MLT trovai tutti gli strumenti didattici per stimolare i bambini all’apprendimento del linguaggio musicale. Tra le varie strutture dove esercitavo la mia professione ce n’erano due che hanno segnato il mio cammino di insegnante e formatrice: una casa-famiglia e un asilo nido, entrambi di impronta montessoriana. Ciò che mi impressionò allora da musicista e che mi ha sempre colpito  di queste due strutture dove ho insegnato, è stato il silenzio che avvertivo dall’atrio d’ingresso ogni volta che arrivavo per le lezioni. Un silenzio carico di concentrazione oltre che di tranquillità, un silenzio in movimento, sospeso, come il respiro di chi rimane costantemente stupito e meravigliato nella scoperta di ciò che sta sperimentando intorno a sé. Un silenzio che descrive la formazione del pensiero verbale, l’equivalente del pensiero musicale che E.E. Gordon chiama “Audiation”. Facendo lezione a lungo in queste realtà, cominciai a notare quanto la prassi montessoriana si avvicinasse a quella gordoniana e quanto la teoria pedagogica di Maria Montessori fosse il modello di apprendimento a cui Gordon si era ispirato nella sua sperimentazione della “Music Learning Theory”. Decisi di avviare un raffronto teorico tra i due pedagogisti e mi accorsi che Gordon sicuramente nelle sue ricerche si ispirò alle concezioni di Maria Montessori sia per quanto riguarda le teorie dell’apprendimento che per la pratica di una metodologia in cui l’attività musicale rispecchia le regole e i canoni di una qualsiasi attività montessoriana di apprendimento linguistico. Da questi studi è nata l’esigenza di arricchire sempre più le mie lezioni di musica per bambini 0-6 anni con elementi montessoriani. Ho sperimentato un nuovo laboratorio di ascolto e creato un angolo della musica di concezione montessoriana in ogni ambiente dove svolgo l’attività con i bambini. Nella concezione di Gordon la musica è un linguaggio e i bambini la apprendono dalla nascita praticandola liberamente. L’obbiettivo del mio lavoro è approfondire la conoscenza degli elementi comuni che costituiscono il percorso di apprendimento del linguaggio verbale e del linguaggio musicale per poter aiutare i bambini ad accedere, attraverso gli strumenti di ascolto, a quelle aeree interne dell’essere umano che stimolano fortemente la creatività e sviluppano la pratica della libertà di espressione di ognuno. Apprendere il linguaggio musicale fin dalla nascita vuol dire conoscere se stessi e il suono che ci ha generato. 

Paola Conte