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Crescendo in Musica
@flazio.com
La Music Learning Theory
Così come al linguaggio corrisponde un pensiero interiore, alla musica corrisponde un’immagine musicale o pensiero musicale che può essere coltivata, sviluppata e messa a fuoco e che Gordon denomina Audiation. Questo termine designa la capacità di sentire e comprendere nella propria mente la musica, anche quando essa non è presente nell’ambiente. E’ la chiave di interpretazione e decodificazione di ciò che si ascolta e permette perciò di analizzare sempre meglio ciò che ascoltiamo, di collegare i contenuti musicali di una composizione a un contesto, a un’architettura definita e delineabile e dunque:
Ciascuno nasce con una certa attitudine musicale / musicalità e ha la possibilità di svilupparla appieno solo se si trova a vivere in un ambiente ricco di esperienze musicali di qualità e attorniato da adulti competenti che siano in grado di guidarlo. Sappiamo inoltre che i ‘primi mille giorni di vita‘ sono il periodo di straordinaria attività cerebrale e di sinaptogenesi, ovvero il momento in cui gli esseri umani sono più disposti all’apprendimento. Dopo i 9 anni di età l’ambiente non influirà più sul bambino così tanto come nel primo periodo. E’ dunque particolarmente importante offrire nella prima infanzia esperienze musicali varie e di qualità ai bambini.
Potremmo dunque osare la seguente semplificazione:
attitudine musicale innata + esperienza e ambiente = grado di Audiation che si può raggiungere. Chi nasca con un’attitudine nella media e vive in un ambiente musicalmente ricco, può sviluppare l’Audiation al suo massimo livello. Chi nasce con un’attitudine alta, ma purtroppo non vive in un ambiente stimolante e ha scarse esperienze musicali, non la potrà sviluppare al massimo.
Proprio per favorire lo sviluppo dell’Audiation, dalla teoria si è sviluppata una pratica dell’apprendimento della musica strettamente connessa all’analisi e alla ricerca, che si dedica ai bambini fin dalla prima infanzia e alle donne in gravidanza, lavorando così in parallelo sul periodo prenatale.
Considerando l’età dei bambini, alla MLT si è affiancata un’attenta pedagogia musicale che pone il bambino e le sue esigenze al centro. Ogni forzatura, infatti, si contrappone e blocca il processo di apprendimento, che deve essere naturale e graduale. L’insegnante, necessariamente molto ben preparato sia dal punto di vista musicale, sia pedagogico, condurrà il bambino alla padronanza di concetti musicali, altrimenti difficili da interiorizzare. Sarà esempio musicale per il bambino e gli offrirà una ricchezza della quale il bambino potrà servirsi nel rispetto delle possibilità del momento.
Il bambino deve inoltre avere la possibilità di immergersi in uno spazio ricco di musica della quale potrà fare esperienza attraverso il corpo in movimento, la mente, le emozioni, la relazione con gli altri.
La musica è strumento di espressione di sé e di attenzione verso ciò che si riceve dall’esterno e dagli altri. La pratica attiva della musica affina sia la capacità di ascolto sia quella di proposta interattiva e creativa.
Fare musica con i bambini tenendo a mente queste linee permette di sviluppare un’educazione e un’autodisciplina di gruppo, il cui valore educativo è immenso.
@annacattoretti